Oggi ti spiego come fare una digressione.
Ne hai mai sentito parlare?
No? Non ti preoccupare, la conosci già, perché ogni volta che leggi un libro ne incontri a migliaia, solo che non sai riconoscerle.
Perché è importante capire che quella data parte presente in un testo è una digressione?
È importante perché quando ti metti a scrivere una storia devi conoscere tutti gli strumenti che puoi utilizzare al momento della sua stesura per scegliere se, come e quando inserirli.

Le digressioni non sono altro che delle “storie” inserite nella storia principale e hanno la stessa importanza di quest’ultima. Hanno lo scopo di approfondire, aggiungendo elementi, situazioni e descrizioni. La digressione non deve, però, essere vista come un modo per allungare il testo quando non si sa cosa scrivere, non  deve essere vista solo come un modo per elencare  una moltitudine di dettagli, errore comune che viene commesso da chi si è avvicinato alla scrittura da poco tempo.

Possiamo distinguere due tipi di digressioni:

  • Digressioni di primo grado
  • Digressioni di secondo grado

 

Come fare una digressione di primo grado

Come fare una digressione

 

Nel caso di una digressione di primo grado, ci si muove sulla stessa linea della storia che si sta raccontando, pertanto non ci si sposta dalla situazione della narrazione principale.

Facciamo un esempio:

consideriamo la seguente scena: Matteo e Lisa seduti al tavolino di un bar che sorseggiano un caffè. In questa ipotesi, la digressione di primo grado, che mi impone di rimanere sulla linea della storia principale, potrebbe essere una descrizione o ulteriore specificazione:

  • di qualcosa che riguarda l’ambiente in cui i personaggi si trovano (il tavolino, le sedie, il bancone del bar, l’esterno, se il tutto avviene all’aperto),
  • dei personaggi stessi (descrizione del loro abbigliamento, di un pensiero, di un loro stato d’animo),
  • di qualcosa che sta avvenendo proprio nel momento in cui Matteo e Lisa stanno sorseggiando il caffè.

 

Come fare una digressione di secondo grado

Digressioni di secondo grado

La digressione di secondo grado, a differenza di quella di primo grado, sposta completamente la mia attenzione dalla storia principale.  Per certi versi è più facile da gestire, poiché è un testo nel testo, ma non deve far perdere il filo al lettore.

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Facciamo un esempio:

consideriamo sempre la seguente scena: Matteo e Lisa sono al bar per sorseggiare il caffè. In tal caso potrei decide:

  • di prendere spunto dalla bevanda per fare un excursus sulle origini di una particolare tipologia di caffè,
  • raccontare tramite un flashback qualcosa che al personaggio è accaduto in passato,
  • soffermarmi sulla storia del barista, che non è nella mia scena principale.

Le due digressioni, ovviamente, possono anche unirsi, rendendo così il testo molto più completo, complesso, ricco di sfaccettature e di elementi che, se dosati nella maniera giusta, cattureranno l’attenzione del lettore.

Ti consiglio di leggere il romanzo “Il Profumo” di Patrick Süskind, ricco di digressioni sia di primo, sia di secondo grado.

Ora che hai capito che cos’è e come fare una digressione, non ti resta che allenarti.

Ti propongo un piccolo esercizio

Esercizio di scrittura

scrivi una breve storia, dopodiché, inizia a inserire qualche digressione di primo e secondo grado, fino a quando non ti accorgerai che hai davvero dato corpo a uno scritto ricco di elementi e informazioni.
Attenzione a non esagerare e a non essere eccessivamente prolisso, potresti rischiare di annoiare il lettore.

Buona scrittura!

autore di questa pagina:

Amalia Papasidero

Amalia Papasidero, editor, correttore di bozze, consulente letterario e blogger. Ha conseguito il master in “Tradizione e innovazione nell’editoria. Dal libro all’e-book” presso l’Università della Calabria.
Gestisce il sito web www.scritturaedintorni.it (che ha ottenuto l’accredito stampa presso il Festival della letteratura di Mantova nel 2016), che si occupa di ciò che ruota attorno al mondo della scrittura e offre numerose risorse e servizi per gli autori. Organizza eventi letterari e culturali (presentazioni librarie e musicali, campagne di sensibilizzazione su temi sociali). Ha da poco pubblicato una raccolta di poesie dal titolo “Riflessi”. Tiene corsi di scrittura e self-publishing, workshop sulle tematiche legate alla narrazione.

  • molto interessante la spiegazione. ma ho capito la digressione di secondo grado( trattasi di una storia nella storia ,non distinguo la digressione di primo gradO con il concetto di riflessione dell’autore (riflessione=l’autore si sofferma,prende una pausa narrativa per descrivere qualche personaggio o l’ambiente /contesto della vicenda )

  • leggere e comprendere il significato delle disgressioni storiche usando questo metodo, con questi esempi, è stato come aver indossato un paio di occhiali ed aver visto tutto immediatamente nitido. Complimenti.

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