Moltissimi oggi scrivono per poi proporre il proprio manoscritto alle Case Editrici.
Potete ben immaginare la mole di proposte che ricevono e quanto siano lunghi i tempi di attesa.
La lettura di valutazione (specie nel caso della narrativa) non è sempre integrale, anzi, le prime pagine sono quelle rivelatrici per gli addetti ai lavori.
Vien da sé che è estremamente importante presentare all’editore una proposta allettante, senza sbavature, scritta bene: un buon lavoro, magari già ben impaginato.
È proprio per questo che può risultare molto utile l’affiancamento di un consulente editoriale, cioè un esperto, appassionato di letteratura, che sappia dare una buona ripulita formale al testo (errori, sbavature linguistiche, punteggiatura, formattazione), ma che, nello stesso tempo, offra un servizio di assistenza nella valutazione ed eventuale messa a punto dell’elaborato: trama, intreccio, eventi, personaggi, resa, messaggio, lingua, stile, etc.
Attenzione, perché il consulente editoriale non stravolgerà o riscriverà il vostro testo.
La sua preziosa assistenza sarà finalizzata ad aiutare voi stessi a migliorarlo, consigliandovi e guidandovi (anche con proficue chiacchierate) verso l’acquisizione di tecniche di scrittura e consapevolezza del testo.
Infine, in base al lavoro realizzato, potrà essere lui stesso a proporlo presso le case editrici.