La giovanissima Martina Punturiero, classe 1994, al suo esordio come autrice con il romanzo Ho scelto te (2020), si racconta in questa piacevole intervista, parlandoci dei suoi sogni, delle sue speranze e della sua passione per la scrittura.

  • Parlaci di “Ho scelto te” il tuo primo libro. Cosa rappresenta per te, un punto di arrivo o un punto di partenza?

“Ho scelto te” è decisamente un punto di partenza. Una svolta nella mia vita, un qualcosa che ho portato a termine con determinazione e ambizione. Credo nella sua unicità come storia e sono fiera di me stessa, del lavoro che ho fatto anche grazie al supporto dell’agenzia editoriale Scrittura&dintorni. Il romanzo non si basa solamente su una storia d’amore, ma è un mix di tematiche come la famiglia, i valori, la presenza di caratteri forti e deboli, la capacità di saper fare delle scelte, le cicatrici ancora aperte, e poi ci sono intrighi di vario genere e, soprattutto, tanti colpi di scena.

 

  • Come nasce il tuo amore per la scrittura? Cosa vuol dire per te scrivere?

Mi sono appassionata prima alla lettura che alla scrittura grazie al romanzo Fairy Oak di Elisabetta Gnone, con la quale ho avuto modo di comunicare di recente via social. E più leggevo e più sentivo qualcosa che nasceva in me, una specie di necessità nello scrivere ciò che provavo dentro. Una specie di diario segreto, ma poetico. A dirla tutta, ancora conservo un diario che ci scambiavamo io e una mia compagna di classe della prima media, in cui scrivevamo ciò che ci accadeva; una sorta di scambio di messaggi, un po’ come avviene oggi con le varie App, ma era decisamente più affascinante. Quindi, se per me, all’inizio, la scrittura ha rappresentato uno sfogo, adesso mi permette di proiettare la mia mente in un mondo parallelo.

Video presentazione del libro “Ho scelto te”, realizzata dall’Associazione socio culturale Arte che parla di Polistena (R.C.)

  • Qual è il messaggio principale che con il tuo romanzo vuoi far arrivare?

Che l’anima gemella esiste, basta solo non andare a cercarla perché ti appare davanti all’improvviso, quando meno te lo aspetti. Ma anche che ognuno di noi si deve circondare di persone che ama e dalle quali è amato. Nessuna via di mezzo, nessuna persona di convenienza, tutto deve essere vero e puro perché così possiamo essere felici e trovare sempre qualcosa di positivo nelle giornate no e crescere interiormente.

 

  • Qual è l’ultimo libro che hai letto? Se potessi consigliare tre letture, quali sarebbero? E il libro più brutto che secondo te è mai stato pubblicato?

Devo essere sincera. Io vado a periodi, cioè ho dei momenti in cui divoro letteralmente i libri, uno dietro l’altro, e altri che non tocco neanche una pagina. Non mi piace mai lasciare un libro a metà, quindi devo iniziarlo con la mente libera e finirlo. La mia ultima lettura è stata Lui vuole me e il seguito Io voglio lei di Ava Lohan. Diciamo che il messaggio che contiene si deve leggere tra le righe, perché, secondo me, ha una bella morale. È molto scorrevole e piacevole. È un po’ difficile scegliere, ma i libri che più hanno segnato la mia vita da giovane lettrice sono stati: Uno splendido disastro di Jamie McGuire, Fairy Oak di Elisabetta Gnone (già visto sopra sopra, ndr) e A occhi bendati di Silvana Uber. Non posso esprimere un giudizio su un libro che trovo brutto perché in fin dei conti a me non può piacere, ma c’è chi lo apprezza. Quindi è tutto puramente soggettivo.

 

  • Cosa consiglieresti a un adolescente che volesse avvicinarsi al mondo della scrittura?

Di buttarsi a capofitto in questo meraviglioso mondo, ma di avere sempre un piano B a portata di mano. Non è facile emergere e ci vuole un po’ di fortuna. Però la scrittura può essere anche una valvola di sfogo, non per forza un lavoro. Di leggere moltissimo per aiutare la mente a elaborare le frasi e a effettuare delle buone descrizioni in una storia. Scegliere il genere in cui si è più portati, perché io potrei essere appassionata di fantasy ma portata a scrivere dei gialli. Succo del discorso, ascoltarsi e buttarsi.

 

  • Progetti futuri? Dove ti porterà il tuo amore per la carta e la penna? Su cosa stai lavorando?

Finire di studiare come assistente veterinaria e iniziare a lavorare, anche se una persona non sente che sta lavorando se fa ciò che ama. Ma oltre a questo, ho altri progetti in ballo legati al mondo dei libri e in questo momento diciamo che ho il blocco dello scrittore. Ho iniziato durante il primo lockdown la seconda parte di Ho scelto te con molta ispirazione, ma poi mi sono fermata e chi lo ha letto mi sta odiando perché sono rimasti nella parte saliente del racconto. Mi prendo i miei tempi per sviluppare bene le idee che ho in testa e intanto cerco di far conoscere a più persone possibili il mio primo romanzo.

 

Martina Punturiero, calabrese, nata a Gioia Tauro nel 1994, si è trasferita da un anno a Sanremo. Ha scoperto la passione per la lettura all’età di dodici anni e durante il liceo linguistico ha iniziato a scrivere le prime bozze del romanzo che ha completato definitivamente durante il suo ultimo anno a Siena, tra un esame universitario e l’altro.
La sua vita si divide tra le sue passioni, come la fotografia, e i suoi “figli” a quattro zampe, Michou e Balù.

autore di questa pagina:

Amalia Papasidero

Amalia Papasidero, editor, correttore di bozze, consulente letterario e blogger. Ha conseguito il master in “Tradizione e innovazione nell’editoria. Dal libro all’e-book” presso l’Università della Calabria.
Gestisce il sito web www.scritturaedintorni.it (che ha ottenuto l’accredito stampa presso il Festival della letteratura di Mantova nel 2016), che si occupa di ciò che ruota attorno al mondo della scrittura e offre numerose risorse e servizi per gli autori. Organizza eventi letterari e culturali (presentazioni librarie e musicali, campagne di sensibilizzazione su temi sociali). Ha da poco pubblicato una raccolta di poesie dal titolo “Riflessi”. Tiene corsi di scrittura e self-publishing, workshop sulle tematiche legate alla narrazione.

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