L’amore come fulcro, come nodo da cui si dipanano le vicende di vite intrecciate tra loro che gioiscono, soffrono, vivono, amano.
Roberta Strano, con il suo ultimo romanzo Ritorno in Norvegia (Twins Edizioni, 2015) ci fa fare un viaggio nel tempo: ci troviamo nella Norvegia di Sweyn, quando sul trono d’Inghilterra sedeva Guglielmo Il Conquistatore, tra il 1067-1071. Il conte norvegese Hans Thorkild, giovane e bello si innamora perdutamente della bella Isolde. Da qui l’inizio di una storia d’amore contrastata dalla famiglia dell’uomo. Un tragico epilogo attende i protagonisti, che pur tuttavia lottano disperatamente per salvaguardare il loro sentimento, come uno dei più puri e incontaminati tesori.
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Il romanzo rappresenta la continuazione di una saga in due tempi, che conduce il lettore a tuffarsi nel passato, ritrovando la bellezza delle contraddizioni del Medioevo, tra guerre e ambientazioni sovrannaturali che si mescolano al turbinio di emozioni che colgono i personaggi, coinvolgendo a tal punto da far perdere il contatto spazio-temporale. Dei novelli Romeo e Giulietta, che si ritrovano a soffrire per far trionfare il loro amore. Un testo ben scritto, piacevole, emozionante e ricco di colpi di scena, con una trama ben sviluppata che avvolge e conquista fin dalla prima pagina.
Un amore tormentato che sembra trovare un spiraglio ma che rivelerà un finale inaspettato.
In questo libro ritroviamo tutti i valori fondamentali: il coraggio, l’amore, il senso del sacrificio per andare oltre ogni ostacolo, al di là delle nubi.
Consigliato
Katia Belloni