“Chi glielo dice a chi è giovane adesso
di quante volte si possa sbagliare,
fino al disgusto di ricominciare
perché ogni volta è poi sempre lo stesso.
Eppure il mondo continua e va avanti
con noi o senza e ogni cosa si crea
su ciò che muore e ogni nuova idea
su vecchie idee e ogni gioia su pianti.”
Francesco Guccini (Canzone per Piero)
Che cos’è davvero il successo, cosa significa oggi riuscire a ottenerlo? Si è davvero felici dopo averlo conquistato?
Sono tante le domande che nascono spontanee quando si pensa al successo, alla fama, quando ci si chiede che cosa voglia dire “diventare famosi”; sicuramente si tratta di un percorso in salita, in cui si rischia di perdere un pezzettino di sé a ogni passo, poiché la confusione che il successo procura, se non si hanno radici forti e ben piantate nel terreno, può trascinare via, può far perdere chi non è preparato, chi crede che esso sia semplice e non il frutto di un lavoro che perdura nel tempo.
Valeria Rossi, che tutti ricordiamo per il suo grande successo con il brano “Tre parole”, oggi, a distanza di qualche tempo, dopo avere assaporato il tanto agognato successo, si racconta nel libro Tre parole dopo. Riflessioni intorno al successo (Edito Effequ, nella collana Saggi Pop, 2015), parlando della sua personale esperienza, della sua vita, della passione, della voglia di realizzare il suo sogno, cioè fare musica, ma anche delle insidie, delle difficoltà, delle delusioni.
Ciò che colpisce maggiormente, è come Valeria sia schietta, diretta, come ripercorra senza veli e lucidamente la sua gavetta, il suo successo, la sua carriera, fatta di incontri, di prove, di successi, appunto, e di insuccessi, di come sia importante saper affrontare tutto con la calma e la preparazione necessaria, per incasellare ogni cosa al posto giusto.
Valeria si rivolge soprattutto ai giovani che oggi sembrano non comprendere appieno cosa voglia dire essere un artista, in particolar modo nel ramo dello spettacolo: oggi basta così poco per diventare conosciuti, siamo nell’era dei social, dei talent, ma il successo è qualcosa che va al di là della semplice notorietà, è qualcosa che va costruito con sacrificio (Valeria questo lo sottolinea più volte) e perseveranza, bisogna essere pronti a rinunciare a qualcosa per i propri sogni, occorre non mollare davanti ai no:
“La vita è un susseguirsi di no in cui appare a volte un sì
lascia passare la risposta
e una volta trovata la chiave
saprai tu quando usarla
sono le emozioni la tua guida
la tua luna, la tua farfalla,
delicata, piccolina, non ammazzarla, non smarrirla,
devi lavorare, riposare,
continuare poi a cercarla.“
Alla fine, però, non esiste una formula magica, non ci sono trucchi per farcela, per realizzare ciò che desideriamo; occorre essere talentuosi, bisogna che la natura ci abbia donato qualcosa, quel quid pluris, quella particolarità che non può non notarsi fra un milione di persone, occorre prepararsi in maniera intelligente, con studi ed esperienze che possano far crescere e portare frutto e ovviamente servono le opportunità, bisogna un po’ essere fortunati o bravi nel trovare le situazioni giuste, le occasioni giuste. Tutto questo deve poi necessariamente essere mescolato con un buon metodo di lavoro, perché senza un’idea, un progetto, non si può fare molta strada:
“Qual’è la chiave del successo? […] Proviamo a svelare la ricetta del successo: talento (una buona dose), preparazione (lunga), opportunità (almeno una), mantecare il tutto con un filo di “metodo di lavoro“. […] Il successo, in sintesi, arriva quando il talento sposa la preparazione e insieme incontrano l’opportunità: basta far coincidere tutti questi fattori nella stessa persona e nello stesso momento.”
Valeria è rimasta la ragazza semplice che era all’inizio, non si è lasciata travolgere dal successo che nel 2001 le è piombato addosso come una pioggia improvvisa; ha superato anche la fase di declino che è seguita, continuando a comporre i suoi pezzi a studiare, a fare esperienza; quello che le interessava davvero era la possibilità di potersi esprimere, di poter comunicare agli altri quanto di bello e di particolare è racchiuso in lei:
“Il vero artista è colui che crea le proprie opere per fare un appello, per far entrare chi lo segue in un mondo a metà strada tra quello del corpo e quello dello spirito.”
Un libro semplice da leggere, che ti prende davvero e che ti accompagna, pagina dopo pagina, alla scoperta di un mondo inesplorato, quello interiore, facendo riflettere sul percorso di ognuno di noi; che sia quello musicale o un altro, poco importa, perché se lo scopo è far soffermare chi legge su cosa davvero si voglia realizzare nella vita e come ci si debba comportare se davvero lo si vuole, allora devo dire che fa proprio centro. I richiami, poi, a testi di canzoni, piuttosto che a piccoli brani tratti dai libri aiutano a focalizzare meglio i concetti.
Questo libro è un ottimo strumento per chi vuole comprendere cosa significa “fare il mestiere del musicista”.
Valeria arriva al cuore, perché in ogni singola parole c’è lei, la sua genuinità, la sua voglia di esprimersi, di portare fuori la sua esperienza e le sue emozioni.