Percorsi tra arte e natura

 Nel cuore del Mediterraneo, a pochi chilometri di distanza da Palermo, collocato tra il mare e un imponente sperone roccioso, splende di particolare bellezze Cefalù. La cittadina si presenta come una piccola perla, soprattutto se vista dall’alto: la sua costa si estende per molti chilometri, trapuntata di insenature ricche di villini; la spiaggia è un misto di sabbia e pietre e, d’estate, è affollata da tanti turisti che la scelgono preferendola alle tradizionali mete esotiche. Il centro storico, a mio parere suggestivo,

risalta per la cattedrale, esempio d’architettura normanna, ricca di mosaici tra i più preziosi e perfetti; le sue linee semplici ed essenziali le conferiscono un senso di grande spiritualità e la sua imponenza lascia a bocca aperta chi l’ ammira. Dal corso Ruggero si diramano una serie di stradine a spina di pesce, alcune delle quali permettono di raggiungere il mare ed altre la rocca; quest’ultima si trova sul promontorio alle spalle di Cefalù, sembrando di voler proteggere la città con lo sguardo rivolto all’orizzonte. Per potervi accedere occorre salire una serie di

scalini, molti dei quali ricavati nella roccia, che si presentano ripidi e scivolosi. Riuscire ad arrivare in cima è stata un’impresa, non solo per la materiale difficoltà del percorso, che per certi versi è meglio effettuare scalzi, ma anche per il grande caldo.
Prima di raggiungere la rocca, ci si trova davanti ad alcune antichissime costruzioni: il tempio di Diana, che rappresenta un perfetto

esempio dei luoghi di culto pagani e un’abitazione, forse di epoca romana, di cui si possono riconoscere c

on certezza le fondamenta. Dopo un’ora circa di buon cammino, ecco la rocca: il panorama è fantastico e, da tale altezza, domina l’intera zona rivelando Cefalù sotto un’altra angolazione. Scendere è davvero triste: la fatica di giungervi c’è stata, ma ne è valsa la pensa!

Molto caratteristico è anche il lungomare, dove si svolge il passeggio, soprattutto nelle ore serali, e dove c’è l

a possibilità di ritrovarsi dopo un’intensa giornata trascorsa in questa cittadina davvero magnifica. Le stradine interne riportano alla mente i piccoli borghi in cui, quando meno te l’aspetti, spunta un ristorantino, all’interno del quale l’

accoglienza è davvero calorosa e tipica di chi vive sotto il sole del Mediterraneo.
Dal punto di vista gastronomico, particolarmente buoni sono il gelato e i cannoli, quest’ ultimi dolci tipici della zona che non possono sicuramente lasciare indifferenti i più golosi.

Amalia Papasidero

 

Tratto da Tempovissuto.it

autore di questa pagina:

Amalia Papasidero

Amalia Papasidero, editor, correttore di bozze, consulente letterario e blogger. Ha conseguito il master in “Tradizione e innovazione nell’editoria. Dal libro all’e-book” presso l’Università della Calabria.
Gestisce il sito web www.scritturaedintorni.it (che ha ottenuto l’accredito stampa presso il Festival della letteratura di Mantova nel 2016), che si occupa di ciò che ruota attorno al mondo della scrittura e offre numerose risorse e servizi per gli autori. Organizza eventi letterari e culturali (presentazioni librarie e musicali, campagne di sensibilizzazione su temi sociali). Ha da poco pubblicato una raccolta di poesie dal titolo “Riflessi”. Tiene corsi di scrittura e self-publishing, workshop sulle tematiche legate alla narrazione.

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