Ecco perché leggere Cinquanta Sfumature la trilogia…

 

Ho iniziato a leggere 50 Sfumature di Grigio, il primo volume della trilogia “erotica” (50 sfumature di nero e 50 sfumature di rosso) edita dalla James, così per caso… anzi, a dirla tutta, ho iniziato a leggerlo in maniera quasi annoiata e non con il fervore che usualmente mi accompagna ogni qualvolta inizio un nuovo libro.

Ma, con mia grande sorpresa, più andavo avanti nella lettura più mi appassionavo, più sentivo l’esigenza di proseguire, di conoscere ogni minimo dettaglio su quello che è  il filo conduttore della trilogia, ovvero, la storia d’amore tra i due protagonisti: Christian Grey ed Anastasia Steele. Tanto che ho praticamente divorato i tre volumi leggendoli e rileggendoli più volte.
Già, perché checche se ne dica, il punto di forza dei tre romanzi è proprio questa: “l’anomala” storia d’amore che si intreccia tra i protagonisti.

Christian Grey, potente uomo d’affari, bellissimo, elegante e affascinante sino all’inverosimile, ricco, sicuro di sé, autoritario, capace di sedurre le donne solo con uno sguardo o con un sorriso, Amministratore Delegato della Grey Enterprise Holding, società creata dallo stesso dal nulla, divenendo così, a soli 27 anni, uno degli uomini di affari di maggior successo.
Un uomo che non si risparmia dal compiere opere di beneficenza e con una grande attenzione verso chi soffre la fame… proprio perché, lui stesso, da bambino l’ha patita e questa sua sofferenza, è diventata per lui fonte di preoccupazione.

Ma, dietro questo aspetto da “uomo perfetto” si nasconde, al contrario, “un uomo imperfetto”, un uomo che cela dietro tutta la sua autorevolezza un animo ferito e sofferente… un uomo che la vita, sin da piccolo, ha segnato.
Christian un bambino che cresce solitario e taciturno, per molto tempo non proferisce parola alcuna, lati caratteriali che lo accompagneranno anche da adulto, lo stesso, difatti, si porterà dietro il fardello del ragazzo ombroso e autoritario: il duro e crudo passato lo ha segnato a tal punto da reprimere ogni tipo di sentimento positivo nei confronti di chiunque.

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La vita di Christian prende una piega diversa, quanto improvvisata, quando in una piovosa e grigia giornata d’autunno piomba – letteralmente – nel suo ufficio, l’ingenua e maldestra Anastasia Steele, semplicemente detta “Ana”, giovane studentessa di letteratura inglese presso la Washington State University di Vancouver, la quale si trova, suo malgrado, incastrata in quella che crede sia una noiosa intervista al giovane magnate Christian Grey.

Ana, non sa, in realtà, che quella intervista le cambierà per sempre la vita.

Anastasia, una giovane ragazza che potremmo definire “una qualunque”, insicura e maldestra, capace ed al tempo stesso desiderosa di passare inosservata, contraria al mettersi in mostra e senza nessun interesse per gli abiti od i cosmetici; una ragazza che ama rimanere nell’ombra, con scarso interesse verso tutto ciò che potrebbe aiutarla ad essere glamour, dedita allo studio ed al lavoro che svolge presso la Ferramenta dei Clayton proprio per mantenersi all’Università.
Alla banalità fisica della ragazza però si contrappone un’acutezza intellettiva e la capacità di analizzare e carpire gli aspetti più reconditi dell’animo umano.

Cosa mai potrebbero avere in comune l’affascinante e misterioso Christian Grey con Anastasia Steele, giovane ragazza che, diciamolo chiaramente, a dispetto delle donne frequentate da Christian risulta essere alquanto scialba?

Per capire l’essenza dei personaggi, per comprendere fino in fondo quanto profondo è il legame che si instaura fra i due, quanto potente diventa la loro storia d’amore, occorre leggere l’intera trilogia, senza soffermarsi sulle esplicite scene di sesso (l’autrice, difatti, non si risparmia di descriverne i particolari, profondendosi, molto spesso nell’accurata descrizione di quanto, sessualmente, accade fra i due), anzi, a mio modesto avviso, bisognerebbe leggere quelle scene dando loro il giusto peso che meritano, per concentrarsi sull’evoluzione sentimentale che Christian Grey compie grazie ad Anastasia Steele.

La storia sarà travagliata, perché l’oscuro passato e l’anima tormentata del giovane Christian (spesso vittima di incubi notturni, che sembrano abbandonarlo quando la giovane Ana è con lui) prenderanno il sopravvento ma, Anastasia, con il suo amore tanto candido quanto immenso riuscirà a portarlo verso la luce, riuscirà a fargli mettere pian piano la sua anima completamente a nudo, riuscirà a fargli capire che in realtà lui è un uomo con un cuore tanto grande quanto capace di donare immenso amore.

L’autrice, E. L. James, ha di certo creato dei veri e propri best sellers, la trilogia ha avuto un successo planetario in numerosissimi Paesi, naturalmente, assieme ai propri romanzi, non è stata esente da critiche, anzi, in molti hanno disapprovato questo smoderato successo ottenuto dalla James; capisco che diventa facile, per i molti che si sono cimentati e per quanti si accingeranno nella lettura di questi libri, lasciarsi fuorviare dalle esplicite scene di sesso piuttosto che da quello che è, come anzidetto, il filo conduttore nonché l’anima centrale dei romanzi: la storia d’amore di Christian ed Anastasia.

Personalmente ho amato questi due protagonisti ed ho sognato con la loro storia d’amore, non mi sono soffermata sulle esplicite scene di sesso, anzi, a dirla tutta le ho spesso saltate; mi sono appassionata della relazione che lentamente ed appassionatamente è nata tra Christian ed Ana, ho amato la metamorfosi subita da Christian ed il modo in cui Ana è riuscita a cambiare quel fragile quanto autoritario uomo.

Una storia d’amore che prevale su ogni avversità, una storia d’amore che vale la pena leggere e non per il sesso così esplicitamente descritto ma proprio per l’amore che viene vissuto così intensamente da far desiderare a ogni donna di avere al proprio fianco un uomo come Christian Grey.

A febbraio 2015, in tutte le sale cinematografiche d’Italia, è stato trasmesso il film 50 sfumature di grigio; ho atteso con fervore l’uscita di questo film, e come la maggior parte della gente, mi sono recata al cinema per vederlo, ma con una grande differenza: quanti si sono recati al cinema per vedere il film “tanto atteso”, lo hanno fatto esclusivamente per vedere trasportate su celluloide le scene di sesso descritte nel libro e, attenzione, molti di loro non avevano nemmeno idea di quale fosse la storia descritta nel libro, molti di loro non avevano neanche letto la prima pagina del romanzo ma si sono recati comunque a vedere il tanto discusso film solo “per aver sentito parlare” delle scene di sesso.

La cosa mi ha indignata parecchio, così come mi ha indignata il fatto di come la gente “ridesse” dinanzi alla proiezione di alcune scene, sono rimasta altresì indignata di come l’autrice abbia permesso di “trasformare” il personaggio di Christian Grey, così diverso dal personaggio descritto nel romanzo, oppure lo sminuire certe scene così fondamentali per la storia conduttrice e così ampiamente e dettagliatamente analizzate nel libro.

Ed è proprio per tale motivo, e proprio perché una delle maggiori convinzioni della mia vita è che un film non potrà essere mai la riproduzione fedele di un libro, che continuerò sempre a preferire alla trasposizione su schermo, la buona e fedele lettura su carta di questo romanzo.

Alessandra Di Maio

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