Giugno 17, 2013

I PROMESSI SPOSI

 

“Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti, tutto a seni e a golfi, a seconda dello sporgere e del rientrare di quelli, vien, quasi a un tratto, a ristringersi, e a prender corso e figura di fiume…”
Questo è l’incipit del famosissimo romanzo storico “I promessi sposi”, scritto da Alessandro Manzoni e pubblicato intorno al 1840, un classico intramontabile della nostra letteratura. Si tratta di un’opera che, tra finzione e realtà, dipinge con precise pennellate, un’Italia del ‘600 con pregi e difetti.
Alcuni avvenimenti, a cui Manzoni fa riferimento, sono fatti storici presenti negli archivi (la storia della monaca di Monza, la peste che colpisce Milano tra il 1629 e il 1631). Potremmo considerare quest’opera come un romanzo edificante che, dietro alle vicende dei due protagonisti, Renzo e Lucia, insegna come l’amore per Dio e per la giustizia, restituiscano sempre, ciò che l’uomo, con il suo egoismo, toglie.
Infatti, nonostante le prove, le difficoltà a cui i due giovani vanno incontro per riuscire sposarsi e coronare il loro sogno, alla fine vi è la vittoria del bene sul male, con la morte o la conversione di coloro che, a spada tratta (Don Rodrigo e l’Innominato), avevano cercato in ogni modo di ostacolare il loro amore.
I promessi sposi presenta delle vicende in cui la miseria umana colpisce il lettore nel profondo, facendolo riflettere sulla piccolezza dell’uomo e sull’ineluttabilità degli eventi che si verificano, di fronte alla grandezza del Signore e alla Sua bontà, che nonostante il dolore, è sempre presente nella vita degli uomini.
Va ricordato che il romanzo, nella sua prima stesura, aveva un’altro titolo “Fermo e Lucia”, che Mazoni, non convinto, rimaneggiò fino al raggiungimento del titolo definitivo, appunto “I promessi sposi”.
Si tratta di una delle opere più belle della nostra letteratura: a riprova i molti sceneggiati televisivi, cinematografici, libri, parodie e musical che lo hanno reso e, continuano a renderlo, un romanzo popolare, scritto per le persone, e fatto di persone. Nonostante alcuni personaggi possano sembrare eccessivamente stereotipati (Lucia incarna l’immagine della purezza e del bene assoluto), Manzoni è riuscito a rendere umani e profondi i suoi protagonisti, che gioiscono, soffrono e vivono in maniera intensa e vera.

Amalia Papasidero

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Amalia Papasidero

Amalia Papasidero, editor, correttore di bozze, consulente letterario e blogger. Ha conseguito il master in “Tradizione e innovazione nell’editoria. Dal libro all’e-book” presso l’Università della Calabria.
Gestisce il sito web www.scritturaedintorni.it (che ha ottenuto l’accredito stampa presso il Festival della letteratura di Mantova nel 2016), che si occupa di ciò che ruota attorno al mondo della scrittura e offre numerose risorse e servizi per gli autori. Organizza eventi letterari e culturali (presentazioni librarie e musicali, campagne di sensibilizzazione su temi sociali). Ha da poco pubblicato una raccolta di poesie dal titolo “Riflessi”. Tiene corsi di scrittura e self-publishing, workshop sulle tematiche legate alla narrazione.

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