Fare il consulente letterario non è un mestiere facile.
Bisogna saper consigliare le scelte giuste, aiutare a diventare indipendenti e, soprattutto, bisogna essere in grado di insegnare la ricerca del valore dell’originalità.
Pperché l’Originalità può essere un valore, cristallo e oro, quell’alto sentire che permette allo scrittore di far prendere corpo ai propri spunti in maniera libera, nuova e luminosa.
Il consulente letterario, editoriale e linguistico nasce dall’esigenza di aiutare i numerosissimi autori emergenti a diventare degli Scrittori, utilizzando tutte le risorse che ha a disposizione.
Deve possedere grande passione, spirito di iniziativa, deve conoscere molto, molto bene la lingua italiana (e se conosce le lingue antiche non guasta).
Dare una consulenza letteraria non significa fornire qualche risposta e lasciare l’autore emergente abbandonato a sé stesso.
Bbensì significa prenderlo per mano e creare un percorso serio ed avvincente, che produrrà, in primis, la maturità artistica e letteraria dello scrittore, regalandogli la meravigliosa scatola dei segreti, quella nella quale ci sono i trucchi per padroneggiare un libro.
La cosa importante è diventare padroni del testo, saperlo rendere comunicativo, quasi mistico e per fare questo serve impegno, volontà e sensibilità.
L’invito, dunque, è a fermarsi a pensare, magari con il naso all’insù, contemplando il misterioso rigenerarsi costante del cielo e delle nuvole, alla ricerca di quell’arricchimento interiore (la Natura è maestra in questo) che si rifletterà poi nelle parole che scriveremo.
M.P.