Settembre 1, 2013

Da qualche mese, più precisamente dal mese di maggio, il Grande Gatsby di Francis Scott Fitzgerald, è tornato alla ribalta.

Non c’è stata una sola persona che non parlasse di questo libro ma il punto è: tutti all’improvviso ammiratori del grande Francis? La risposta è un secco “NO”, ahimè, perchè il merito è stato, chiaramente, dell’imminente uscita della quarta versione cinematografica del romanzo. Sottolineo la quarta perchè, per un mio gusto personale, non è la versione con Leonardo Di Caprio a darle merito, ma quella del 1974 con Robert Redford e Mia Farrow.

T. S. Eliot ha definito Il Grande Gatsby un passo avanti nella narrativa americana: il libro racconta, attraverso la voce di Nick, la vita, la società, gli sfarzi degli anni venti, gli anni d’oro del jazz, dell’alcool, del proibizionismo e del sogno americano.

Narra della storia d’amore tra Gatsby e Daisy ma non solo: questo è un romanzo che parla principalmente di solitudine, di incomunicabilità, di crollo di miti (Gatsby per riconquistare Daisy aveva costruito un impero che piano piano si sgretolerà e che lo porterà alla morte); la sua villa, che era sempre stata piena di gente, di festa e di musica, nel giorno del suo funerale si svuoterà completamente. Unica presenza quella di Nick e quella del padre del protagonista, che apparirà alla fine di tutta la storia.

Nick promette a Gatsby di far arrivare qualcuno, ma non verrà nessuno.

Tutto questo a dimostrazione del fatto che spesso si è in mezzo a tanta gente eppure si è tanto soli.

Non dirò oltre su questo romanzo, a voi il gusto e il piacere di leggerlo e scoprire il resto che, ne sono sicura, non deluderà le vostre aspettative, proprio come non ha deluso le mie.

Graziella Zaccone

 

autore di questa pagina:

Amalia Papasidero

Amalia Papasidero, editor, correttore di bozze, consulente letterario e blogger. Ha conseguito il master in “Tradizione e innovazione nell’editoria. Dal libro all’e-book” presso l’Università della Calabria.
Gestisce il sito web www.scritturaedintorni.it (che ha ottenuto l’accredito stampa presso il Festival della letteratura di Mantova nel 2016), che si occupa di ciò che ruota attorno al mondo della scrittura e offre numerose risorse e servizi per gli autori. Organizza eventi letterari e culturali (presentazioni librarie e musicali, campagne di sensibilizzazione su temi sociali). Ha da poco pubblicato una raccolta di poesie dal titolo “Riflessi”. Tiene corsi di scrittura e self-publishing, workshop sulle tematiche legate alla narrazione.

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