Essere fragili, indifesi, bisognosi di cure e di affetto; avere la necessità di sentirsi importanti, di avere l’approvazione dei propri genitori, di vivere in solitudine rinchiusi in un proprio mondo.

Questi sono gli ingredienti dell’avvincente romanzo di Pupi Avati, Il papà di Giovanna (Edito Mondadori/2008), che ha avuto anche grandissimo successo nella sua trasposizione cinematografica, di cui il libro, potremmo dire, costituisce la sceneggiatura.

Una storia profonda, sofferta e mirabilmente raccontatat dall’autore: Giovanna è la figlia adolescente di una coppia la cui vita matrimoniale è stanca e logora; il padre della giovane, il professore Michele Casali, che sullo schermo ha il volto di Silvio Orlando, è un sognatore, un’uomo che ama profondamente la moglie e la figlia, ma che non è capace di affrontare la realtà; la madre di Giovanna, Delia Casali (nel film è interpretata da Francesca Neri), è una donna che ha sempre vissuto della sua bellezza e ora si ritrova imprigionata in una vita triste, che non riconosce come sua, con una figlia che non risce ad amare. Tutto ciò porterà la giovane e fragile Giovanna a “impazzire d’amore”: estremamente bisognosa d’affetto, arriverà a credere che un suo compagno di classe si sia innamorata di lei, per poi ucciderlo nel momento in cui scoprirà che tali sentimenti sono rivolti verso un’altra studentessa.

L’omicidio del giovane farà precipitare il già precario equilibrio della famiglia Casali, che si ritroverà risucchiata in un vortice di delusione, tragedia e follia.

Impazzire d’amore è proprio ciò che accade a chi è solo, “diverso” e incompreso come Giovanna, che  in suo padre ritrovava l’unica persona in grado di capirla, di prenderla per mano e di guidarla nella sua estrema fragilità.

Il manicomio criminale, la separazione tra Michele e Delia, la seconda guerra mondiale, costituiscono il quadro crudo, doloroso, che Avati rende magistralmente sia nel libro che sullo schermo, riuscendo a dare uno spessore e una profondità di sentimenti ai personaggi che non è samplice trovare.

Il papà di Giovanna è un libro per tutti, con un linguaggio semplice, che mette a nudo l’incondizionato amore di un padre verso la propria figlia che, suo malgrado, si ritroverà a impazzire d’amore.

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Amalia Papasidero

Amalia Papasidero, editor, correttore di bozze, consulente letterario e blogger. Ha conseguito il master in “Tradizione e innovazione nell’editoria. Dal libro all’e-book” presso l’Università della Calabria.
Gestisce il sito web www.scritturaedintorni.it (che ha ottenuto l’accredito stampa presso il Festival della letteratura di Mantova nel 2016), che si occupa di ciò che ruota attorno al mondo della scrittura e offre numerose risorse e servizi per gli autori. Organizza eventi letterari e culturali (presentazioni librarie e musicali, campagne di sensibilizzazione su temi sociali). Ha da poco pubblicato una raccolta di poesie dal titolo “Riflessi”. Tiene corsi di scrittura e self-publishing, workshop sulle tematiche legate alla narrazione.

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