BIOGRAFIA
Nasce a Roma il 26 aprile del 1966. Ha vissuto in Sud Africa, Francia e Belgio. È traduttore, scrittore e autore (paroliere). Ha frequentato le scuole a Johannesburg, Nizza e Roma, e l’università a Roma (S. Pio V). Ha scritto “Ciao Vita, Ciao Amore!” nel 2013 (occhi di argo editore), Emozioni – volume I nel 2014 (l’argoLibro editore), Emozioni – volume II nel 2014 (l’argoLibro editore). Circa il suo lavoro di traduttore, si è occupato, fra l’altro, di tradurre parte del Dossier Mitrokhin in lingua francese, nel 2010. Per l’inizio del 2015 sono previsti due nuovi libri: “Ho un sogno nel cassetto” (l’argoLibro editore) (uscita gen-feb 2015) e “Con quella speranza di vivere” (l’argoLibro editore) (uscita mar-apr 2015). Nel mese di agosto 2014 ha scritto la canzone in francese “on s’est promis un tour ensemble (ma vie et moi)” che verrà presentata in Francia nel 2015 e che fa parte del Musical “Lemuri – Le Visionnaire”. Ha inoltre scritto 6 canzoni per il cantante viterbese Stefano Vatas che faranno parte dell’album “Oltre le apparenze” in uscita a inizio 2015.
Contatti: riccardosanna1966@gmail.com – www.riccardosanna.com
INTERVISTA
1. Come nasce la tua passione per la scrittura e cosa vuol dire per te scrivere? Si tratta di un qualcosa che hai dovuto apprendere oppure è una capacià innata?
Credo sia una capacità innata. Ho sempre amato scrivere. Devo dire che forse l’aver vissuto in Sud Africa in età adolescenziale (e proprio durante il periodo dell’apartheid) abbia dato una sorta di “svolta” ai miei sentimenti più intimi. Oggi spesso ripercorro alcuni di quei momenti in maniera molto profonda e ciò mi aiuta a guardare il mondo con altri occhi. La sensibilità e le sensazioni, a volte anche malinconiche, le metto “dentro” a un foglio, sperando che possano in qualche modo servire a chi verrà dopo di me.
2. Parlaci del tuo ultimo libro e del messaggio che con esso hai voluto trasmettere.
Il mio ultimo libro che uscirà ad inizio del 2015 (ma è già finito!) dal titolo “Con quella speranza di vivere” parla di un ragazzo ruandese di diciotto anni che, a causa di una folle guerra, si vede obbligato e suo malgrado a fuggire dal suo paese. Racconta il calvario e il dolore vissuti da chi, proprio dalla sua amata terra, non pensava un giorno di dover scappare. Il messaggio è molto semplice e paradossalmente banale: nessuno vorrebbe lasciare la propria casa, il proprio villaggio o gli affetti più cari. Nessuno. L’ultimo libro invece già uscito è Emozioni – volume II: una raccolta di poesie (che io però amo chiamare pensieri ed emozioni) ed aforismi (“È bellissimo dire ti amo. Ma sapeste quanto è bello sentirselo dire!).
3. Progetti futuri? Dove ti porterà il tuo amore per la carta e la penna?
Progetti futuri, continuare a scrivere! Ho realizzato quest’anno il sogno che ho srmpre avuto: scrivere canzoni, un’emozione indescrivibile quando ascolti una canzone scritta da te. Mi piacerebbe vedere a teatro o al cinema “Ciao Vita, Ciao Amore!”, il mio primo romanzo che descrive in maniera molto dettagliata e dolorosa il grave problema della ludopatia in Italia. Ecco, forse questo potrebbe essere un progetto futuro (cinematograficamente parlando) affinché si possano coinvolgere le nuove generazioni e sensibilizzarle al grave problema del gioco d’azzardo.
4. Cosa consiglieresti a un adolescente che volesse avvicinarsi al mondo della scrittura?
A un adolescente consiglio di scrivere tutto ciò che ha dentro. Mettere “nero su bianco” le emozioni che vengono spesso custodite nei nostri cuori, può regalare agli altri qualcosa di straordinariamente unico. A volte per vergogna o per semplice svogliatezza si chiudono porte al mondo. Ognuno di noi, invece, può lasciare in eredità un “romanzo della propria vita” di fantastica importanza proprio a chi, in questo mondo, oggi vive e domani vivrà.