“Non prendere nulla dagli sconosciuti, non dare confidenza agli estranei…”, quante volte ce lo siamo sentiti dire dai nostri genitori, convinti che il male fosse fuori, in strada, tra la gente che non si conosce; spesso però i pericoli non si trovamo all’esterno,  ma proprio tra quelle pareti domestiche che dovrebbero proteggere e dare sicurezza. Spesso i mostri, dormono accanto o sotto lo stesso tetto delle loro vittime e allora fermarli, denunciarli, farli uscire allo scoperto diventa quasi impossibile, soprattutto se si è bambini e non si ha la forza di ribellarsi.

“Mamma non deve sapere” (Edizioni Mondolibri, 2009), è un libro autobiografico; in esso l’autrice, Toni Maguire, racconta, con incredibile lucidità, la sua infanzia violata, deturpata, sporcata da un mostro, suo padre, che l’ha trasformata nel suo gioco, nel suo personale e inrivelabile trastullo, tra l’indifferenza di una madre debole, incapace di opporsi ad uomo, suo marito, che ama disperatamente.

Ma come si può amare qualcuno più del proprio figlio? “Mamma non deve sapere”, ma in fondo sa benissimo cosa accade tra le mura della sua casa e, ciò che è più grave, è il non far nulla per impedirlo.

È “il gioco della famiglia felice”  la cosa che ferisce maggiormente la piccola protagonista, che è costretta, piegata dalla paura, a fingere che tutto vada bene e che la sua famiglia sia davvero quel nucleo perfetto e ricco d’amore che gli altri si aspettano. Nel cuore di Toni, invece, è iniziato un’orribile calvario che durerà per molto tempo: una gravidanza, un aborto, il ricovero in un ospedale psichiatrico, la solitudine perché, alla fine, quando accadono tali eventi, si è sempre e irrimmediabilmente soli.

Tanti sono i demoni che la scrittrice ha dovuto affrontare, oltre alle “attenzioni” del padre: la paura, la sensazione di impotenza e di sporco; certi atti macchiano in maniera indelebile l’anima di chi li subisce, soprattutto se si hanno solo sei anni e una vita intera da vivere.

Non è facile affrontare il problema della pedofilia, non è facile affrontare, tutti i giorni, il senso di colpa che chi compie tali nefandezze, genera nella vittima. “Mamma non deve sapere” è un romanzo coraggioso, che fa riflettere; è ha tratti crudo perché getta in faccia una realtà, uno spaccato pieno di dolore e di paura di cui non vorremmo mai sentire parlare; è una storia forte, è una denuncia, il grido di chi, uscendo fuori dal buoio — il padre-pedofilo verrà arrestato —, capisce che tutti, ma proprio tutti, devono sapere.

Amalia Papasidero

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Amalia Papasidero

Amalia Papasidero, editor, correttore di bozze, consulente letterario e blogger. Ha conseguito il master in “Tradizione e innovazione nell’editoria. Dal libro all’e-book” presso l’Università della Calabria.
Gestisce il sito web www.scritturaedintorni.it (che ha ottenuto l’accredito stampa presso il Festival della letteratura di Mantova nel 2016), che si occupa di ciò che ruota attorno al mondo della scrittura e offre numerose risorse e servizi per gli autori. Organizza eventi letterari e culturali (presentazioni librarie e musicali, campagne di sensibilizzazione su temi sociali). Ha da poco pubblicato una raccolta di poesie dal titolo “Riflessi”. Tiene corsi di scrittura e self-publishing, workshop sulle tematiche legate alla narrazione.

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