La raccolta di poesie Pagine di vita, di Giuseppe Greco, edita dalla Casa Editrice Pellegrini, rappresenta il viaggio virtuale che l’autore compie nella memoria, tra la storia dei luoghi in cui ha vissuto la sua giovinezza e dove vive tuttora.
Con lo sguardo di chi riesce a trovare il bello in tutto ciò che lo circonda, ciascuna poesia è impregnata di colore, di speranza, come si può notare nei versi de “I giovani”, dai quali emerge l’importanza per le nuove generazioni per il futuro del mondo, e in quelli de “I vecchi”, in cui il poeta non dà mai una descrizione triste della condizione dell’anzianità, ma fa emergere gli aspetti più profondi, legati alla saggezza, all’esperienza, alle mani e alle rughe che possono raccontare un vissuto da ricordare nel tempo.
Il linguaggio utilizzato da Greco è semplice e descrittivo: il lettore si ritrova a mettere a fuoco visivamente, nella propria mente, la dura realtà di un terrà aspra e difficile, quale è la Calabria, ricca però di cultura, di bellezza, elementi che possono cogliersi solo osservandola con gli occhi dell’anima, proprio come fa l’autore. Le poesie raccontano la quotidianità, la semplicità di un vissuto fatto di piccole cose (“Campane del mio Paese”, “Dove ci sono campane”, “La mia vecchia casa”, ecc.), in cui il ricordo e il presente si mescolano e si nascondono tra le vie e le mura di vecchie abitazioni che trasudano vita.
La natura, nei versi del poeta, trova ampio spazio: Primavera, Settembre, Ottobre, Novembre, Elegia della pioggia, ecc., raccontano le stagioni e descrivono una serenità che è data dalla semplice osservazione del susseguirsi del ciclo vitale, unico e vero fulcro dell’esistenza di tutti gli esseri.
Pagine di Vita è una passeggiata, una conviviale discussione tra chi ha dentro il sole e lo vuole portare fuori e chi spesso vive nel grigiume, perché troppo preoccupato a ricercare la felicità nelle cose complicate; è forse nel piccolo, nella naturalezza di ciò che è stato, è e sarà che si ritrova il senso ultimo del vivere.
Amalia Papasidero