Quando si scrive un testo, di qualsiasi natura sia, è importante posizionare correttamente la punteggiatura.
Il senso di una tale accortezza è da recuperare nella completa comprensione che il nostro testo deve possedere agli occhi di chi lo leggerà.
Imparare a inserire bene i segni di interpunzione è un processo utile anche per una maggiore e completa consapevolezza delle parti che compongono un testo, delle proposizioni, delle subordinate.
Prendiamo, ad esempio, la frase seguente:
Ieri Mario ha incontrato un caro amico con il cane, che mangiava gustosamente un gelato.
Il senso è chiaro. Mario ha avuto un incontro con un amico che portava, probabilmente, a spasso il cane e questo amico stava mangiando un gelato.
Proviamo adesso a rileggere la frase così:
Ieri Mario ha incontrato un caro amico con il cane che mangiava gustosamente un gelato.
Leggendo la frase sembrerebbe proprio che Mario ha incontrato un amico che portava, probabilmente, a spasso il cane, e che a mangiare il gelato fosse… proprio il cane.
Le due frasi, apparentemente identiche, sono differenziate per la sola presenza/assenza di una virgola. Questa è la prova che un segno di interpunzione in più (o in meno) può fare la differenza.
Nella prima frase la presenza della virgola separa nettamente il relativo che da cane, cosa che indica che il relativo si riferisca all’amico. Il contrario succede nella seconda frase, in cui l’assenza della virgola non fa altro che legare irrimediabilmente il che relativo proprio a cane.
In conclusione, è necessario sempre e comunque conoscere bene l’utilizzo della punteggiatura, proprio per ottenere un corretto e inappuntabile risultato sui nostri lettori.