La forma “Piuttosto che” si deve usare in funzione avversativa e comparativa poiché ha il senso di “invece”, “anziché”:

 

Es.: 1  Si dovrebbe prima pensare piuttosto che (invece che) pronunciare parole a vanvera.

In questo caso l’uso è corretto

 

Es.: 2 Amo mangiare il gelato piuttosto che (invece che) le torte.

Anche in questo caso l’uso è corretto

 

Totalmente scorretto è l’utilizzo di questa forma nel senso di “o” – “oppure”:

 

Es.: Devo decidere se andare in Olanda piuttosto che (oppure) in Francia.

 

Piuttosto che, il parere della Crusca

Piuttosto che

Da un po’ di anni a questa parte, si è largamente diffuso un utilizzo errato della forma “Piuttosto che“, la quale ha acquisito valore disgiuntivo di “oppure”. In relazione a ciò è intervenuta anche l’Accademia della Crusca:

“Si tratta,  di una voga d’origine settentrionale, sbocciata in un linguaggio certo non popolare e probabilmente venato di snobism.[…].
Per quanto mi riguarda, non sono in grado di localizzare con sicurezza nello spazio e nel tempo l’insorgere della voga in questione. Mi risulta soltanto, sulla base di una testimonianza sicura, che tra i giovani del ceto medio-alto torinese il  piuttosto che nel senso di  o si registrava già nei primi anni Ottanta […].
È un

fatto che questa  formula è generalmente ritenuta di provenienza settentrionaleEra fatale che tra i primi a intercettare golosamente l’infelice novità lessicale fossero i conduttori e i giornalisti televisivi, che insieme ai pubblicitari costituiscono le categorie che da qualche decennio – stante l’estrema pervasività e l’infinito potere di suggestione (non solo, si badi, sulle classi culturalmente più deboli) del “medium” per antonomasia – governano l’evolversi dell’italiano di consumo”[…].

Così come evidenzia Ornella Castellani Pollidori della Crusca, il problema coinvolge ormai tutta l’Italia e in ogni dove si sente utilizzare impropriamente “piuttosto che”, forma che in realtà ha tutt’altro significato.

autore di questa pagina:

Amalia Papasidero

Amalia Papasidero, editor, correttore di bozze, consulente letterario e blogger. Ha conseguito il master in “Tradizione e innovazione nell’editoria. Dal libro all’e-book” presso l’Università della Calabria.
Gestisce il sito web www.scritturaedintorni.it (che ha ottenuto l’accredito stampa presso il Festival della letteratura di Mantova nel 2016), che si occupa di ciò che ruota attorno al mondo della scrittura e offre numerose risorse e servizi per gli autori. Organizza eventi letterari e culturali (presentazioni librarie e musicali, campagne di sensibilizzazione su temi sociali). Ha da poco pubblicato una raccolta di poesie dal titolo “Riflessi”. Tiene corsi di scrittura e self-publishing, workshop sulle tematiche legate alla narrazione.

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