#Bookbreakfast nasce nel 2014 per gioco, da un’idea di Stefania Some – ha lavorato per quindici anni nel campo della conservazione e valorizzazione dei beni culturali, fotografici e librari e scrive per la Stampa – e di un suo amico copy che, in primis, decidono di creare lo pseudonimo Petunia Ollister, con il quale ormai Stefania è conosciuta e viene invitata a vari eventi letterari, allo scopo di condividere consigli di lettura sui social. Non avrebbero mai pensato di ottenere un grande successo, soprattutto su Instagram, dove tantissimi follower sono ansiosi di scoprire, ogni mattina, quale sarà il libro da leggere a colazione.
Faccio colazione con un libro da quando so leggere e questo progetto unisce la mia passione per la letteratura e per la fotografia alla mania per gli accostamenti cromatici e all’ossessione per gli scatti perfettamente perpendicolari”, racconta Stefania.
Ogni sera sceglie un libro e la frase che lo accompagnerà la mattina dopo; poi si occupa di tutto il contorno, cioè delle tovagliette e degli eventuali oggetti da abbinare, prepara il caffè e i dolcetti con cui accompagnare il momento della lettura. Dopo aver fatto una serie di scatti, sceglie quelli più belli da condividere sui vari profili social (Instagram, ma anche Facebook e Twitter).
L’aspetto più carino di questa idea è che tutte le copertine sono intonate alla colazione e ciò ha riscosso tantissimo interesse, a tal punto che Stefania/Petunia ha deciso anche di pubblicare un libro, Colazioni d’autore. #bookbreakfast (Slow Food editore), in cui racchiudere i suoi scatti e i tanti consigli di lettura.
“Mi piace poter parlare di cultura in modo immediato, diminuendo la sacralità del veneratissimo oggetto libro, inserendolo in un contesto semplice come un tavolo della colazione. Mi sembra di dire ai non lettori di provare a essere meno timidi, perché leggere è un gesto quotidiano e piacevole. Creare in un luogo frequentatissimo, seppure virtuale come Instagram, uno “scaffale” di libri rende più facile avvicinarsi alla lettura”, ha affermato in un’intervista rilasciata alla rivista Huffington Post.