Immerso nello splendore della macchia mediterranea, a pochi chilomentri dai centri turistici calabresi più belli (Tropea, Pizzo Calabro, e altri), si trova la cittadina di Zungri, all’interno della quale vi è uno splendido insediamento rupestre, la cui conformazione (è completamente scavato nella roccia) lo rende unico nel suo genere. Rappresenta il luogo in cui, tra i secc. XII – XIV, un piccolo gruppo di monaci basialiani si rifugiò, in fuga dall’Oriente a causa della persecuzione iconoclasta. Il primo pensiero che coglie il visitatore è quello di essersi immerso in un altro tempo, poiché il silenzio e la vegetazione, riportano al periodo in cui, nella più grande semplicità, ci si dedicava alla terra e a una vita di raccoglimento (siamo nel Medioevo). Le varie abitazioni e, in generale, la conformazione del piccolo villaggio fanno ben immaginare le buone capacità architettoniche, grazie alle quali tale centro si è potuto sviluppare: ogni piccolo dettaglio esprime l’attenzione con cui l’ agglomerato urbano è stato costruito: dalle stradine, ai cunicoli che collegano le varie grotte, dai fori posti sul tetto per l’areazione fino agli impianti idrici.
Ecco, dunque, alcuni degli scorci più suggestivi…
Zungri, a 571 m.s.l., si trova sul versante nord dell’altopiano del Poro. Nel territorio sono state ritrovate tracce di un insediamento rupestre risalente ai secc. XII-XIV.
Il termine “Zungri” è di origine greca e significa “roccia”, riallacciandosi con quella che è la morfologia del luogo, ricco di grotte, appunto, scavate nella roccia.
Queste grotte, circa 100 in origine, di cui 39 sono state portate in evidenza, risultano collegate tramite una rete di cuniculi.
Questo agglomerato abitativo testimonia un particolare stile di vita sociale che ebbe come protagonisti i monaci basiliani, provenienti dall’oriente.
I vari habitat sono a pianta sub circolare o rettangolare. Molti presentano una cupola con un foro al centro per l’areazione.
Gli elememti artistico-architettonici testimoniano una perfetta conoscenza delle arti geometriche e dei principi di stabilità.
Le case-grotta sono probabilmente il primo nucleo abitativo intorno al quale si sviluppa Zungri e presentano una struttura urbanistica completa: stradelle, gradinate e un sistema per l’approvigionamento idrico.
Località Papaglioti è il nome della zona in cui l’insediamento è presente e secondo alcuni ha origine greco-bizantina.
Le case-grotta, all’interno, presentano nicchie alle pareti e incassi per la sistemazione di letti o mensole.
Tra le grotte più note quella di S. Leo e quella degli Sbariati.
Le stratificazioni storico-culturali presenti caratterizzano il territorio per i 23 km.
Come detto in precedenza, in questi luoghi, intorno all’anno 1000, i tanti insediamenti monastici hanno caratterizzato la vita di “chorioi” (villaggi), nuclei di intenso e produttivo lavoro rurale.
Le grotte si affacciano sulla località “Fossi”, su medi terrazzamenti che scendono verso il torrente “Malopera”.
Zungri, grazie all’insediamento rupestre degli Sbariati, costituisce una testimonianza unica nel suo genere e la più importante in Calabria.
Per approfondire l’argomento:
Alcuni minuti del più ampio documentario firmato dal giornalista Francesco Pungitore, per la regia di Alberto Ragozzino, sull’antico sito rupestre di Zungri. Il video integrale è disponibile sui canali di TeleJonio anche all’indirizzo internet www.telejonio.com.
Amalia Papasidero, editor, correttore di bozze, consulente letterario e blogger. Ha conseguito il master in “Tradizione e innovazione nell’editoria. Dal libro all’e-book” presso l’Università della Calabria.
Gestisce il sito web www.scritturaedintorni.it (che ha ottenuto l’accredito stampa presso il Festival della letteratura di Mantova nel 2016), che si occupa di ciò che ruota attorno al mondo della scrittura e offre numerose risorse e servizi per gli autori. Organizza eventi letterari e culturali (presentazioni librarie e musicali, campagne di sensibilizzazione su temi sociali). Ha da poco pubblicato una raccolta di poesie dal titolo “Riflessi”. Tiene corsi di scrittura e self-publishing, workshop sulle tematiche legate alla narrazione.
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