Esercizio lettera.
Cara nonna,
Sono ormai 5 anni che mi hai lasciata.
Sai, ho accettato la tua morte con grande difficoltà . Più che quella del nonno.
È come se con lui il cerchio dei sospesi si fosse chiuso. Con te invece a volte mi chiedo come avrei potuto amarti di più o meglio.
Voglio raccontarti una cosa che starai forse vedendo comunque da dove sei.
Si è sparso in giro un virus, non ti dico il nome tanto non sapresti ripeterlo.
Pensa che per due mesi siamo stati chiusi in casa praticamente e se uscivamo dovevamo avere mascherine, guanti e lasciapassare per la polizia.
Non saprei dire se te la saresti risa o se avresti avuto paura. Certo non avresti voluto uscire e noi non te l’avremmo permesso.
Sai che palle in casa con quella badante che ti faceva vedere delle assurde telenovele o ti rompeva i maroni con le foto delle figlie.
Quindi mi dico che è meglio che non ci sei.
Meglio anche per me, che, tra le altre cose scombussolanti avrei avuto lo scrupolo di non poter venire a trovarti.
Ciao nonna, grazie di tutto. Ti sentivi un’appen Scomoda nelle nostre vite e un disturbo ma invece eri una certezza, una cosa pura che faceva onore a questa umanità marcescente.
Grazie davvero.
Ti voglio bene.
P.s. Ogni volta che vado al parco mi siedo sulla tua panchina e tu mi sorridi sempre. Mi dai fiducia anche ora. Ne ho bisogno.
Esercizio lettera.
Cara nonna,
Sono ormai 5 anni che mi hai lasciata.
Sai, ho accettato la tua morte con grande difficoltà . Più che quella del nonno.
È come se con lui il cerchio dei sospesi si fosse chiuso. Con te invece a volte mi chiedo come avrei potuto amarti di più o meglio.
Voglio raccontarti una cosa che starai forse vedendo comunque da dove sei.
Si è sparso in giro un virus, non ti dico il nome tanto non sapresti ripeterlo.
Pensa che per due mesi siamo stati chiusi in casa praticamente e se uscivamo dovevamo avere mascherine, guanti e lasciapassare per la polizia.
Non saprei dire se te la saresti risa o se avresti avuto paura. Certo non avresti voluto uscire e noi non te l’avremmo permesso.
Sai che palle in casa con quella badante che ti faceva vedere delle assurde telenovele o ti rompeva i maroni con le foto delle figlie.
Quindi mi dico che è meglio che non ci sei.
Meglio anche per me, che, tra le altre cose scombussolanti avrei avuto lo scrupolo di non poter venire a trovarti.
Ciao nonna, grazie di tutto. Ti sentivi un’appen Scomoda nelle nostre vite e un disturbo ma invece eri una certezza, una cosa pura che faceva onore a questa umanità marcescente.
Grazie davvero.
Ti voglio bene.
P.s. Ogni volta che vado al parco mi siedo sulla tua panchina e tu mi sorridi sempre. Mi dai fiducia anche ora. Ne ho bisogno.